Cuneo, capoluogo della Granda, è una città splendida. Piccola eppure in grado di regalare delle bellezze paesaggistiche uniche, che si possono assaporare gustando una delle tante prelibatezze culinarie che è in grado di offrire. La vita, in questa città, è decisamente gradevole, a misura d’uomo, lontano dalla frenesia delle grandi metropoli.
Non per questo, però, la vita a Cuneo è piatta e monotona. Tutt’altro. Non mancano, infatti, i luoghi di ritrovo sociale e i locali dove poter trascorrere dei movimenti divertenti e spensierati. Se rapportato con altre città, però, si può tranquillamente affermare che la presenza di locali trasgressivi, dove poter assaporare il frutto del proibito con altri soggetti che amano il sesso e tutte le sfaccettature del mondo dell’eros, sia assai modesta.
La mentalità provinciale dei cuneesi raccontata da Samantha
Un’assenza dovuta, in parte, ad una mentalità particolarmente provinciale, che tende a non mettere sulla pubblica piazza i propri desideri più intimi e reconditi, temendo magari di essere avvistati da qualche conoscente all’esterno di qualsivoglia locale dedicato al mondo della trasgressione. Un problema che, per quanto ovvio, non riguarda la sola Cuneo, ma quasi tutte le piccole città e province dello Stivale.
Di questa cultura provinciale dei propri concittadini ne è stata consapevole anche Samantha, diventata, col passare del tempo, una delle escort Cuneo più amate e ricercate, grazie ad una sfrenata voglia di sesso ed una capacità di entrare in empatia immediatamente con gli uomini che bussano alla sua porta.
Samantha, oggi, ha 32 anni. Ed è ormai 7 anni che svolge, con enorme piacere, la propria professione, che decise di intraprendere non per motivi strettamente economici:” Lavoravo come impiegata in una ditta di spedizioni, ma il sesso era sempre e costantemente nella mia mente. Al lavoro guardavo l’imbottitura dei jeans dei miei colleghi tutto il tempo, avevo in mente sempre e solo una cosa: prendere in mano i loro membri e gustarli per bene, come solo io, modestia a parte, so fare”.
E in ambito lavorativo, tra un pacco postale ed uno, invece, in carne ed ossa, Samantha capisce che ci sa fare decisamente sotto le coperte: “La maggior parte dei colleghi, e non sono pochi quelli che hanno beneficiato delle mie grazie, restava entusiasta al termine del rapporto sessuale e non vedeva l’ora di assaporare nuovamente il mio corpo caldo e peccaminoso. E le lodi ricevute, poi, erano infinite: il mio WhatsApp era bollente!”.
Quella gangbang e la consapevolezza che il sesso potesse essere la cosa più importante della vita
Il grande successo ottenuto in ambito lavorativo, dove adorava le situazioni più estreme e rischiose, è testimoniato da una gangbang con soli colleghi sposati nell’abitazione di uno questi, col rischio di poter essere scoperti dalla moglie: “Quella volta fu davvero strepitosa: cinque uomini che mi possedevano vigorosamente, col brivido di poter essere scoperti dalla moglie di uno di questi, che poteva rincasare da un momento all’altro”.
“Fu un’esperienza incredibile, soprattutto perché si concluse con una serie di getti di caldo liquido seminale che inondarono il mio viso. Ed ero talmente eccitata che chiesi a tutti di darmene ancora: tre di essi mi dipinsero il viso col loro liquido anche una seconda volta. Fu in quel momento che capii come il sesso doveva essere la mia vita, un qualcosa che mi accompagnasse durante l’arco dell’intera giornata”.
E la decisione fu, per certi versi, sorprendente: “Mollai tutto e decisi di iscrivermi ad un sito di escort. L’inizio fu un po’ complesso, perché dovevo farmi conoscere e creare il giusto giro di clienti, anche se fui agevolata, lo ammetto, da quegli stessi colleghi con cui feci sesso negli anni da impiegata: alcuni di loro divennero clienti a tutti gli effetti e mi consigliarono ai loro amici. Ma il salto di qualità avvenne col sito, che mi ha consentito di incontrare tanti uomini, renderli felici e godere pazzamente a qualsiasi ora del giorno e della notte”.